Batman V Superman: Dawn of Justice, la recensione dell’esplosivo cinecomic di Zack Snyder

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Batman V Superman: Dawn of Justice, la recensione dell’esplosivo cinecomic di Zack Snyder

Era il lontano 1986 quando Frank Miller immaginò per la prima volta lo scontro epico tra questi due iconici supereroi americani, con la miniserie a fumetti Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Dopo mesi di trepidante attesa, il 23 Marzo arriva nelle sale italiane Batman V Superman: Dawn of Justice, l’esplosivo film di Zack Snyder che porta per la prima volta sul grande schermo la resa dei conti tra il kryptoniano e il pipistrello di Gotham City. Questa contrapposizione tra Dio e uomo, tra il buio e la luce, scuote inevitabilmente il mondo e l’intera umanità, intenta a trovare un posto per queste figure potenti ed apparentemente indistruttibili, in grado di salvarli o distruggerli. Tuttavia, mentre prende forma questo scontro tra titani, un giovane e psicotico Lex Luthor permette la nascita di una nuova grande minaccia che ha il nome di Doomsday. E fa la sua prima affascinante apparizione Gal Gadot nei panni di Wonder Woman.

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In questo film che si può considerare il sequel di Man of Steel o il prequel di The Justice League, Henry Cavill torna a vestire i panni di un Superman luminoso e stoico, impegnato a portare avanti la sua doppia vita nella quotidianità. Da una parte il suo amore per Lois Lane e il lavoro al Daily Planet, e dall’altra la responsabilità dei pericoli e delle minacce provenienti da tutto il mondo. Gli esseri umani sono divisi tra chi lo adora come un Dio e chi lo crede responsabile dei grandi disordini che hanno causato morte e distruzione per molti anni. Tra questi ultimi c’è Batman, interpretato da Ben Affleck, che sostituisce il Christian Bale della trilogia di Christopher Nolan. Il suo è un Batman brizzolato che ha combattuto per molto tempo il crimine e sta cercando di ristabilire un equilibrio tra giusto e sbagliato mentre il tragico passato lo tormenta costantemente. Dopo 300, Watchmen e Man of Stell, Snyder accetta la difficile sfida di portare sullo schermo la sceneggiatura di Chris Terrio e David S. Goyer, ricca di filoni narrativi che in un primo momento coinvolgono pienamente nell’azione, per poi confondersi ed ingarbugliarsi con qualche scena di troppo. Fin dal prologo lo slow motion tanto amato dal regista americano detta le regole ma con una certa funzionalità, sottolineando quell’atmosfera affascinante che unisce eroismo e misticismo per l’intera struttura narrativa. Batman V Superman: Dawn of Justice è un cinecomic nella sua essenza più classica, ma assume un tono dark intrigante che emoziona e accende la curiosità dello spettatore che non vede l’ora di vedere cosa succede in seguito.

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Snyder punta molto sulla potenza visiva del film, un fattore che da sempre gli sta molto a cuore, ma tiene comunque le redini della storia, peccando solo in qualche momento poco chiaro sul quale si può passare sopra se si gusta il film come un semplice blockbuster action e scenografico creato per puro intrattenimento. La composizione delle inquadrature lascia senza fiato e respira della magia e di quel senso di etereo a cui Snyder ci ha abituato fino ad oggi. Si può amare od odiare, ma la sua regia è riconoscibile e si distingue per i dettagli. Lo spettatore assiste ad uno scontro sismico tra le strade di Metropolis, incontrando due protagonisti perfetti per i loro ruoli, una new entry interessante come Wonder Woman e un bravissimo Jesse Eisenberg nei panni di Lex Luthor, nel corso di una storia ricca di azione, adrenalina ed effetti speciali. Non mancano i camei dal mondo dei fumetti che ovviamente non vi spoileriamo, ma un altro aspetto interessante è l’estrema attualità che si avverte in un film fantastico e surreale come questo. Guardando le strade avvolte dalla polvere in seguito a brutali esplosioni, dialoghi con terroristi coinvolti a livello globale, e minacce silenziose che vengono allo scoperto senza lasciare via di uscita, è inevitabile che il pensiero vada ai tanti eventi drammatici che si vivono nella realtà storica presente. Un cinecomic all’ombra del terrorismo e delle immancabili dinamiche politiche…peccato non ci siano Batman e Superman a tenerci al sicuro da questa assordante violenza e ignoranza.