Caserta. La culla di Vittorio Emanuele che era, in realtà, di Maria Pia di Savoia

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Caserta. La culla di Vittorio Emanuele che era, in realtà, di Maria Pia di Savoia

Appartiene a Maria Pia di Savoia (Napoli, 24 settembre 1934), figlia maggiore dell’ultimo re d’Italia Umberto II (Racconigi, 15 settembre 1904 – morto nel 1983) e di Maria José, la culla conservata a Caserta ed attribuita erroneamente a Vittorio Emanuele principe di Napoli. Così compare ad esempio nel Catalogo del Museo dell’opera e del Territorio (Caserta e la sua Reggia. Il Museo dell’Opera e del territorio, Napoli 1995, p. 83; Cose mai viste: musiche e svaghi a corte, Caserta 2008), da cui si ricavano le principali notizie finora conosciute. Numerosi i documenti, le foto e i ritagli di giornale che testimoniano il dato storico, in parte esposti al Museo del Corallo “Istituto “Francesco Degni” di Torre del Greco. L’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco è uno dei più antichi d’Italia, istituito con Regio Decreto del 23 giugno 1878, sotto la dinastia dei Savoia con il nome di “Scuola per la lavorazione del Corallo” (https://www.youtube.com/watch?v=8dsRsTZ_KJc).

La principessa Maria Pia di Savoia è ancora vivente. Si è sposata due volte – nel 1955 con Alessandro Karađorđević, principe di Jugoslavia, e nel 2003 con il principe Michele di Borbone – Parma. Ha quattro figli nati dal primo marito, da cui si è separata nel 1967.
La culla appartenuta a Maria Pia di Savoia è in mogano, ricoperta di placchette in tartaruga e decorazioni in argento, tra cui il massiccio stemma sabaudo retto da un’aquila.

Impreziosiscono ulteriormente la culla coralli “mediterranei”, cammei con vedute del Vesuvio, del Maschio Angioino e con simboli delle stagioni.

Il mobile fu donato ai Savoia nel 1934 dalla città di Napoli e fu realizzato dall’Accademia di Torre del Greco su progetto del professor Tomasi e dei fratelli Ricciardi. Cammei e coralli furono realizzati dai professori Noto e Palomba, diretti da Renato Ferracciù; infine i tessuti furono realizzati dal laboratorio De Simone e dall’Istituto professionale Femminile “Elena di Savoia”. La seconda culla, più nota, conservata a Caserta appartiene invece a Vittorio Emanuele III, nonno di Maria Pia.

la prova
La prova dell’attribuzione della culla in una foto d’epoca.

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