Intervista a Go Nagai

il sito della cultura Nerd

Intervista a Go Nagai

Go Nagai si confessa a “Il Vecchio Nerd”: Niente Grendizer U 2, il sogno di un universo robotico e quella volta che sfiorò Gundam

Un’intervista che ha il sapore dell’evento, un incontro che ogni appassionato di robottoni ha sognato per una vita. Thomas Scalera, anima del canale “Il Vecchio Nerd”, ha incontrato il Maestro Go Nagai, il creatore di miti come Mazinga Z, Goldrake e Devilman, regalandoci una conversazione ricca di rivelazioni sorprendenti e riflessioni sul futuro delle sue opere iconiche. Dall’incontro emerge un quadro chiaro: il Maestro ha ancora molti sogni nel cassetto, ma anche qualche paletto ben definito sul suo lascito creativo.

La notizia che forse più colpirà i fan italiani riguarda il recente reboot Grendizer U. Nonostante l’affetto dimostrato dal pubblico europeo, Nagai ha chiuso le porte a una possibile seconda stagione. Il motivo? Una divergenza creativa troppo marcata. “Non mi è piaciuto il fatto che si siano discostati troppo dalla mia storia originale,” ha confidato il Maestro durante l’intervista. Una doccia fredda per chi sperava di vedere proseguire le avventure del principe di Fleed, ma che nasconde una promessa: Nagai stesso ha espresso il desiderio di realizzare, in futuro, un’opera “molto più vicina alla storia originale”, un modo per accontentare anche i fan della prima ora.

Ma se una porta si chiude, un intero universo potrebbe aprirsi. Il sogno che Go Nagai coltiva da anni è ancora vivo e pulsante: creare un universo narrativo condiviso, una sorta di “Avengers” dei suoi robot, dove Mazinga, Goldrake, Getta Robot e Jeeg possano combattere fianco a fianco. “Non devo solo desiderarlo, ma devo farlo,” ha affermato con determinazione, lasciando intendere che il progetto è tutt’altro che accantonato. L’idea di vedere tutti i suoi eroi metallici uniti in un’unica, grande saga è una prospettiva che infiamma la fantasia di intere generazioni.

Un altro tema caldo toccato durante la chiacchierata è la possibilità di vedere le sue creature prendere vita sul grande schermo in versione live-action. Sulla scia di produzioni come “Pacific Rim” di Guillermo del Toro, che hanno omaggiato il genere mecha, Nagai si è detto assolutamente favorevole, lanciando quasi un appello: “Speriamo che qualche produttore si muova.” L’idea di un Mazinga Z realizzato con gli effetti speciali odierni è abbastanza per far sognare ad occhi aperti.

Infine, l’intervista ha svelato un retroscena quasi incredibile, una vera e propria “sliding door” nella storia dell’animazione giapponese. Go Nagai ha rivelato di essere stato inizialmente coinvolto nel progetto che sarebbe poi diventato Mobile Suit Gundam. “Avrei dovuto collaborare con Yoshiyuki Tomino per la realizzazione,” ha spiegato, ma le cose non andarono per il verso giusto e Tomino proseguì da solo, creando la saga che avrebbe rivoluzionato il concetto stesso di “real robot”. Una notizia che getta una luce completamente nuova sulla genesi di due universi narrativi fondamentali.

L’intervista de “Il Vecchio Nerd” non è stata solo un’occasione per carpire notizie, ma la celebrazione di un legame, quello tra Go Nagai e il pubblico italiano, che non si è mai spezzato. È stata, come sottolineato dallo stesso Scalera, “una vittoria di tutta la community”, la dimostrazione che la passione e la perseveranza possono abbattere ogni distanza, persino quella che ci separa da un mito vivente.