Notti d’estate a Castel Sant’Angelo: contaminazioni artistiche

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Notti d’estate a Castel Sant’Angelo: contaminazioni artistiche

Visite notturne del Passetto di Borgo, le Prigioni Storiche e la Stufetta di Clemente VII

Concerti di musica classica, lirica e jazz
da martedì a domenica 20.30 – 01.00 fino al 7 settembre

Visto il successo riscosso gli anni precedenti anche quest’estate la Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma ripropone la manifestazione estiva ‘Notti d’estate a Castel Sant’Angelo’, che consente la visita serale del famoso Castello e l’ascolto, sotto le stelle, di concerti di noti musicisti e di vari generi musicali. Castel Sant’Angelo è una icona conosciuta in tutto il mondo ma visitarlo di sera, anche per i romani, sarà un’autentica scoperta.

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Roma a 360 gradi: vedere al tramonto, il pulsare della vita cittadina, salire fino alla terrazza dove sembra di toccare l’Arcangelo Michele con un dito, contemplare il lento scorrere del Tevere, il famoso ponte S. Angelo con le sue sculture, San Pietro con la sua cupola illuminata, per non parlare della suggestione di aggirarsi in un castello di notte. Questo sorge sul monumento funebre, costruito intorno al 123 d.C., destinato ad accogliere le spoglie dell’imperatore Adriano (m. 138 d.C.) e della sua famiglia, collocate probabilmente nella Sala delle Urne, posta al centro dell’edificio, a cui si accede attraverso la rampa elicoidale. La mole, costruita in una zona periferica (ager vaticanus) destinata alle sepolture, era costituita (con riferimento al Mausoleo di Augusto sulla riva opposta) da un basamento quadrangolare su cui poggiavano un corpo cilindrico e una torretta con, al culmine, la statua dell’imperatore su una quadriga. La mole Adriana assunse nel tempo una funzione difensiva e deve il nome attuale alla leggenda medievale dell’apparizione dell’arcangelo Michele che, rinfoderando la spada, annunciava a papa Gregorio Magno la fine della peste a Roma (590 d.C.). Il castellum, dopo essere stato proprietà di varie famiglie nobili romane, fu scelto come propria residenza da papa Niccolò III Orsini (1277-1280) che lo raccordò agli appartamenti vaticani tramite il Passetto di Borgo.

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Questo camminamento protetto di circa 800 m. consentiva ai pontefici di rifugiarsi, in caso di pericolo, in quella che divenne sempre più una fortezza militare. Oggi è un piacevole percorso sopraelevato da cui godere un insolito affaccio sul quartiere di Borgo, alla fine vi sembrerà di sfiorare la cupola di San Pietro ma il percorso si interrompe poiché non è possibile giungere agli appartamenti pontifici. Papa Alessandro VI Borgia (1492-1503), che amava risiedere al castello, lo trasformò in una autentica reggia, commissionò: un nuovo e fastoso appartamento decorato dal Pinturicchio, le Prigioni, le Oliare e i silos. Si deve, invece, a Giulio II della Rovere (1508-1512) la loggia verso il fiume, da cui si gode una vista spettacolare sulla città e la Stufetta (bagno del pontefice) affrescata in seguito, per incarico di Clemente VII Medici (1523-1534), da Giovanni da Udine, allievo di Raffaello, specialista di grottesche e stucchi all’antica. La Stufetta era dotata di acqua fredda e calda, come evidenziato dalle raffigurazioni del bacile e del braciere, e i temi mitologici che la decorano rinviano al tema dell’acqua. Nel 1600 e 1700 il Castello, pur rimanendo un baluardo difensivo per il Vaticano e il quartiere di Borgo, era soprattutto utilizzato come deposito di armi e vettovaglie ed era dotato anche di un deposito per la neve utilizzato per la conservazione di cibi. La colossale statua in bronzo di San Michele Arcangelo, del tedesco van Verschaffelt (1752), posta sulla terrazza più alta, ha sostituito quella danneggiata di Raffaello da Montelupo del 1544 ora sistemata nel Cortile d’Onore.

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La visita guidata, di circa un’ora, a luoghi eccezionalmente aperti al pubblico, costituisce la ghiotta occasione per percorrere il Passetto di Borgo, vedere la Stufetta di Clemente VII e le famigerate prigioni. Nelle Prigioni Storiche furono incarcerati personaggi famosi come Cagliostro e Benvenuto Cellini (nell’ultima cella, sulla parete un vetro protegge un suo disegno non più identificabile, a destra la latrina da cui evase calandosi con lenzuola annodate). Nelle vicine Oliare sono inglobate 83 giare in terracotta, riserva importante di olio, in caso di assedio, non solo per uso alimentare ma anche per l’illuminazione, le aperture soprastanti consentivano comodamente di riempire le giare.

La contaminazione artistica, e il piacere sensoriale, non termina con la visione di architettura, scultura e pittura ma prosegue con l’ascolto live, nelle date in programma, di interessanti musicisti che, sotto le stelle e circondati di bellezza, vi faranno sognare rendendo magica la serata.

 

Info:
Sede: Lungotevere Castello 50

Visite: dal martedì alla domenica dalle 20.30 alle 01.00 (ultima entrata alle ore 24.00)

Concerti: di musica classica, lirica e jazz nel Cortile della Balestra mercoledì, venerdì, sabato e domenica – Inizio dei concerti ore 21:30

Biglietto: Intero € 10,00 – gratuito minori di 10 anni – Visite guidate notturne comprese nel biglietto d’ingresso (prenotazione obbligatoria)

Informazioni e prenotazioni per visite guidate:+39. 06.32810 (lun – ven 09.00 – 18.00 / sab 09.00 – 13.00) www.castelsantangeloestate.it o www.estatecastelsantangelo.it

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