Slash: recensione di “World On Fire”

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Slash: recensione di “World On Fire”

slash world on fire cover

Il conto alla rovescia è terminato: da oggi World On Fire, ultimo capolavoro del celebre chitarrista dei Guns n’ Roses, Saul Hudson, in arte Slash, uscirà in tutti gli store europei. L’album, anticipato dall’omonimo singolo, è il degno erede di Apocalyptic Love, album che ha raccolto alle armi il frontman degli Alter Bridge, Myles Kennedy, vocalist, e i “Conspirators” canadesi Brent Fitz e Todd Kerns, rispettivamente alla batteria e al basso. Questo secondo album, prodotto dal grande Michael “Elvis” Baskette, conosciuto per le collaborazioni con gli Alter Bridge e con gli Incubus, già dalle prime tracce fa capire quanto questo album sia concettualmente più maturo e cazzuto rispetto al suo precedessore. World On Fire è una miscela di puro rock musicalmente curata dallo stesso Slash, affiancato da Myles nella stesura dei testi. Niente virtuosismi particolari, niente sperimentazione, alcune tracce possono vagamente ricollegare l’orecchio dell’ascoltatore Apocalyptic Love, eppure ogni traccia riesce a distinguersi in maniera egregia. Si riesce a percepire l’essenza che ha contraddistinto Slash negli anni, come sono contraddistinte le sonorità e i tratti di quelli che un tempo furono gli Slash’s Snakepit. E che dire di Myles Kennedy? La sua espressività e la sua interpetazione, hanno portato al glorioso trionfo quello che, a tutti gli effetti, è il miglior album solista nella carriera di Slash. Riff che rimangono impressi nella mente, melodie che fischietti senza accorgertene, ritornelli più che mai azzeccati; insomma, questo album è un bel pugno nello stomaco: semplice, diretto e tosto.

World On Fire è composto di 17 tracce; ecco la tracklist completa:

  1. World on Fire 4:30
  2. Shadow Life 4:00
  3. Automatic Overdrive 3:35
  4. Wicked Stone 5:27
  5. 30 Years to Life 5:08
  6. Bent to Fly 4:56
  7. Stone Blind 3:49
  8. Too Far Gone 4:07
  9. Beneath the Savage Sun 5:48
  10. Withered Delilah 3:10
  11. Battleground 6:59
  12. Dirty Girl 4:14
  13. Iris of the Storm 4:00
  14. Avalon 3:00
  15. The Dissident 4:26
  16. Safari Inn 3:26
  17. The Unholy 6:48

È difficile riuscire a dire quale brano merita più degli altri, ma se proprio dovessimo citarne qualcuno la scelta ricadrebbe sicuramente su World On Fire, titletrack da mille e una notte, 30 Years To Life, l’immancabile ballad dal nome Bent To Fly e Safari Inn. L’assolo di The Unholy, a tratti, ricorda le note del famoso solo con i Guns n’ Roses in Knockin’ On Heaven’s Door, ma dopo 16 tracce, questo risulta un dettaglio altamente trascurabile.

Descritto in una sola parola: PAZZESCO.

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