Tre opere di … Masakazu Katsura

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Tre opere di … Masakazu Katsura

Tre opere di…

Masakazu Katsura

Masakazu Katsura è uno degli autori più amati degli anni 80 e 90, e che tutt’oggi continua a regalarci meravigliose storie (infatti proprio quest’anno uscirà Okaeri – Bentornato a casa – una short story dai toni soft e romantici.

Impossibile catalogare le sue opere in un unico genere, in quanto il maestro spazia tra shonen, seinen, shojo ed addirittura hentai con una facilità incredibile esplorando i più profondi sentimenti ed emozioni umane. La caratteristica che rende davvero uniche le sue opere sono i disegni : le figure femminili perfette dai tratti tondeggianti e la morbosa attenzione ai dettagli sia degli abiti che delle ambientazioni. Così come i tratti spigolosi dei suoi personaggi “incattiviti”, sono riconoscibili al primo sguardo.

Oggi vi parlerò di tre dei suoi lavori, quelli che personalmente ho più apprezzato. In ordine temporale : Video Girl Ai , Dna e Zetman.

ATTENZIONE , LEGGERI SPOILER IN ARRIVO.

VIDEO GIRL AI – Amare significa soffrire

A 31 anni dalla sua prima pubblicazione in Giappone, Video Girl Ai resta il mio manga preferito. L’impatto che questo capolavoro ha avuto su tutta una generazione di lettori (anzi molte più generazioni ) è incredibile. Chi come me lo ha letto durante gli anni dell’adolescenza sarà d’accordo che l’immedesimazione nei personaggi e totale , ma resta comunque un lavoro apprezzabile anche se letto in età adulta.

Il protagonista è Yota Moteuchi, soprannominato Motenai “senza donne” in quanto sfigatissimo con le ragazze, soffre per amore. Un giorno si ritrova davanti uno strano videonoleggio chiamato Gokuraku – che letteralmente si traduce in Paradiso- e curiosando tra gli scaffali del reparto per soli uomini Yota trova in VHS ( aaaah quanti ricordi) intitolato Io ti consolerò – Ai Amano che ha per protagonista una dolce sedicenne pronta a curare le ferite di ogni cuore. Convinto si trattasse di un semplice video hard decide di noleggiarlo per distrarsi dalla sua recente delusione amorosa, ma il proprietario dello stravagante blockbuster gli rivela che solo i puri di cuore possono vedere quel posto. Arrivato a casa (dove vive solo a causa del lavoro del padre) Yota inizia a vedere il video e dopo solo qualche secondo succede l’inaspettato: Ai esce dalla TV e si presenta davanti al nostro protagonista in carne ed ossa. La durata del video è di 3 mesi durante i quali i due giovani si ritroveranno ad affrontare numerose avventure, delusioni, colpi di scena, e dove anche il lato oscuro del mondo delle Video Girl, un paradiso con un vero e proprio Dio creatore , esce allo scoperto.

Quello che cattura, oltre il meraviglioso tratto stilistico delle illustrazioni (scusate sto sempre a ripeterlo, ma qui si sfiora la perfezione!) è l’evoluzione dei personaggi, che crescono, maturano e imparano dai loro errori e delusioni e allo stesso tempo non smettono di credere e sperare, di combattere per il vero amore.

ZETMAN – Impossibile sfuggire al proprio destino

Per tutti coloro che non amano le romanticherie ma che preferiscono storie che hanno come protagonisti i supereroi, eccovi un altro capolavoro firmato Katsura, Zetman, ispirato ad uno dei personaggi preferiti del maestro, ovvero il Batman della versione di Tim Burton del 1989. Si cambia totalmente registro, i temi trattati non sono forti e cupi, tra omicidi, violenza, scene di stupro, scontri in un mondo oscuro dove umani e mostri creati in laboratorio convivono e combattono in nome di un concetto di giustizia opposta. Qui il maestro da davvero il meglio di se mettendoci dentro tutta la sua esperienza come mangaka, la sua maturità nel tratto stilistico che si fa spigoloso adatto ai toni dark ma anche nella descrizione della complicata psicologia di ogni personaggio.

Il protagonista Jin Kanzaki cresce con quello che lui crede essere suo nonno in una baraccopoli, felice e ignaro dei suoi grandi poteri ( e si sa che da grandi poteri derivano grandi responsabilità ). Si ritroverà coinvolto nelle vicende di una grande organizzazione giapponese colpevole di aver creato degli esseri mostruosi muta forma, i Player ,con lo scopo di divertire l’alta società con scontri clandestini. Stufi di questo sfruttamento, i Player si ribellano alla volontà della Amagi Corporation e del suo creatore , il Dottor Amagi , e decidono di nascondersi tra gli umani. Per scovarli ed eliminarli del tutto, il Dottor Amagi decide di creare ZET , un essere ancora più forte nemico dei Player. E si da il caso che questo ZET non è altro che il nostro protagonista Jin.

La lunga lotta tra bene e male, rappresentati da Jin e Koga , è degna dei migliori classici della letteratura. Se siete deboli di stomaco o se non vi piacciono le trame complicate, non vi consiglio questo manga, altrimenti godetevi una lettura che al 100% non vi lascerà delusi.

DNA²Chimica e sentimenti

Appurato che potrei leggere qualsiasi cosa scritta da Masakazu Katsura anche solo ed esclusivamente per la bellezza dei suoi disegni, sono stata fino alla fine incerta su quale terza opera recensire. Queste ultime settimane mi hanno vista ri-sfogliare le pagine di parecchi suoi lavori tra cui I’s e Wingman, oguni dei quali possiede dei punti di forza evidenti ( tra cui dell’ottimo fan service degno di una copertina PlayBoy ) eppure io mi sento molto più legata al bistrattato e tanto criticato DNA². Quindi ho deciso di seguire il mio cuore ed eccovi la mia mini recensione, con l’auspicio che anche a distanza di tanti anni dalla sua pubblicazione possa trasmettervi un po’ di curiosità e convincervi a comprare quella bella e ormai rara prima edizione dalle pagine scollate della Star Comics.

Junta Momonari è il protagonista sfigato di turno, allergico al corpo femminile tanto da non poter fare a meno di vomitare al solo sfiorare una ragazza o vederne la lingerie. Nel suo destino però c’è scritto tutt’altro: infatti Junta del futuro diventerà il Mega Playboy in grado di far innamorare qualsiasi donna con un solo sguardo e che metterà al mondo più di 100 figli con il DNA del mega playboy. Questo creerà un problema di sovrappopolazione e per questo le forze governative decidono di mandare indietro nel tempo una operatrice del DNA , Karin Aoi, che dovrà portare a termine una semplice missione : sparare un siero che impedirà al nostro protagonista di sviluppare le doti da mega playboy.

I cliché tipici di ogni storia che vede come protagonisti dei liceali coi loro problemi d’amore, di inadeguatezza e delusioni ci sono eccome, ma DNA² resta soprattutto un racconto sci-fi tra mutazioni genetiche, poteri psichici, macchine del tempo, tutine di materiali indistruttibili, buoni che diventano cattivoni indiavolati perdendo le loro sembianze umane. Dai su, vi ho convinto?