Watchmen (2009) – recensione

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Watchmen (2009) – recensione

Who Watches the Watchmen?

E’ la frase che campeggia qua e là nel racconto, in quel fantastico canovaccio che ha rappresentato per l’ottimo Zack Snyder la delirante storia-capolavoro di Alan Moore.

In un mondo dove Usa e URSS si fronteggiano con la corsa agli armamenti, un gruppo di supereroi in disarmo vive a fatica la propria normalità fino a quando qualcuno uccide uno di loro. Il Comico, un uomo controverso, non la bandiera di un vero eroe. Ci viene descritto come una persona violenta e senza scrupoli che spesso non esita a fare del male ad innocenti per appagare le proprie necessità. Ma chi ha ucciso il Comico? Chi è il mandante? Un killer di maschere o c’è qualcos’altro dietro? E’ questa che cerca di scoprire per tutte le intrigate 2h e 40h di film l’eroe (?) Roschach, aiutato dal Gufo Notturno II (che strizza l’occhio a Batman ma ha i copricapo di Tetsuya, e l’uscita dall’acqua del Brain Condor di nagaiana memoria) e Spettro di Seta II. Sopra a tutti si staglia la figura inquietante del quasi onnipotente Dr. Manhattan essere indistruttibile che tiene saldamente nelle sue mani il destino del pianeta, rappresentando un deterrente alla guerra nucleare.

Il regista si preoccupa soprattutto di mostrarci il lato umano delle maschere, con le loro insicurezze, con le loro paure e con i loro compromessi in una corsa per salvare il mondo dal disastro imminente.

Snyder ce la mette davvero tutta per rendere sul video il capolavoro di Moore. Diciamo che il mix di immagini evocative e pompose richiama alla mente gli anni 70 e 80 in molte occasioni.

La fotografia è eccezionale, spesso il regista utilizza slow motion e fermo immagine molto dettagliati che rendono bene alcune scene fondamentali. Durante lo svolgersi della trama si notano pochi combattimenti, poche scene d’azione, più di metà del film serve al regista per descriverci i personaggi molto uomini, meno eroi. Si rimane frastornati, il regista riesce a far sentire al pubblico la paura del disastro nucleare imminente, aiutati da una colonna sonora veramente ben selezionata dove campeggia Bob Dylan con The Times They Are A Changin’, Simon e Gurfunkel con The Sound Of Silence e l’immortale Jimi Hendrix con All Along The Watchtower; per chi ha vissuto quei giorni quasi un tornare a vivere le stesse emozioni e le stesse sensazioni di cui l’aria degli anni 80 era piena.

Alla fine Snyder ci regala un gioiellino che forse risulterà un po’ ostico a chi non ha letto il fumetto, ma fantastico agli occhi di chi la storia di Moore e Gibbons la conosce bene.

Materiale per intenditori, insomma, che però non sarà certamente disdegnato dai profani (a patto che riescano a superare indenni i primi 60 minuti “descrittivi”). Un adattamento “identico” al fumetto, le cui scene fondamentali sono state riprodotte alla lettera usando i disegni quasi come fossero lo storyboard del film.

Con Watchmen Hollywood passa definitivamente al nuovo filone degli eroi “sporchi e cattivi” aperto da Sin City e continuato da V for Vendetta.

E’ una storia oscura e delirante. Uno spaccato di quello che sarebbe potuto essere lo scenario alla metà degli anni ottanta e poi, fortunatamente, non è stato.

Chi ha visto, Spiderman, Superman, Devil, X-Men, e spera di ritrovare le stesse cose rimarrà molto deluso.

Se in questo mondo potessero esistere i Supereroi, sarebbero sicuramente quelli di Watchmen!

La frase: “Che fine ha tatto il sogno americano? Che fine ha fatto? Ma si è avverato! E lo stiamo ammirando.” (Il Comico – The Comedian)

Titolo Originale: WATCHMEN

Regia: Zack Snyder

Interpreti: Patrick Wilson, Billy Crudup, Malin Akerman, Matthew Goode, Jackie Earle Haley, Jeffrey Dean Morgan, Carla Gugino

Durata: h 2.43
Nazionalità : USA, Gran Bretagna 2008
Genere: Fantascienza