Il Controllo è Potere e il Potere è controllo. Il capitano Ultimo estromesso dalle indagini che contano

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Il Controllo è Potere e il Potere è controllo. Il capitano Ultimo estromesso dalle indagini che contano

4 Agosto 2015: una lettera firmata da Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, solleva dagli incarichi operativi e di polizia giudiziaria il colonnello e vice comandante del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) Sergio De Caprio, meglio noto alle cronache come Ultimo.

Ma procediamo con ordine. Chi è Ultimo? È l’ufficiale dei Carabinieri che il 15 Gennaio 1993, quando era a capo del CRIMOR (unità militare combattente), arrestò Salvatore Riina, il Capo dei Capi, e diede la caccia ad altri pericolosi latitanti. A seguito di scontri con i superiori e del processo a suo carico per la mancata perquisizione del covo di Riina a seguito della cattura, conclusosi con l’assolvimento da parte della Procura di Palermo perché “il fatto non costituisce reato”, ottiene il trasferimento al NOE. Quindi perché esimerlo dai compiti operativi? Durante la sua permanenza al Nucleo Operativo Ecologico le operazioni capeggiate da Ultimo hanno portato ad indagini e arresti sorprendenti come quelle riguardanti: Francesco Belsito, per gli investimenti della Lega Nord in Tanzania; di Giuseppe Orsi, per le tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri al governo indiano; Roberto Maroni, presidente della regione Lombardi, accusato di abuso d’ufficio per aver truccato un concorso pubblico. Da ultimo le indagini sulla CPL Concordia, cooperativa di produzione, gestione e distribuzione di sistemi energetici; nell’inchiesta emergono due particolari intercettazioni, pubblicate il 10 Luglio dal Fatto Quotidiano; la prima tra il premier Renzi ed il Generale della GdF Adinolfi, datata 11 Gennaio 2014, in cui l’allora leader del PD dichiarava le intenzioni di soffiare a Letta la poltrona di Palazzo Chigi; la seconda, datata 5 Febbraio 2014, vede protagonisti lo stesso Adinolfi, Nardella (vicesindaco di Firenze) e Fortunato (ex capo gabinetto di Giulio Tremonti), in cui si faceva riferimento ai ricatti possibili al Presidente della Repubblica Napolitano sulle attività e conflitti di interessi del figlio. Il motivo per cui il collonnello De Caprio è stato sollevato dai suoi compiti? A detta di chi ha preso la decisione cambiamento strategico dell’organizzazione dei reparti.

A questo punto le conclusioni potrebbe trarle il lettore attento, facilmente.

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