Lucca 2014, la fiera del cambiamento

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Lucca 2014, la fiera del cambiamento

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Lo scorso fine settimana c’è stata l’edizione 2014 della fiera fumettistica più importante d’Italia, anzi d’Europa ormai: il Lucca Comics & Games.
Con un counter di entrate che ha superato i 400mila presenze e oltre 240 mila biglietti venduti, a livello numerico é addirittura la fiera di settore più visitata del mondo.
Un successo incredibile e forse anche inaspettato fino a qualche anno fa … ma é tutto oro quello che luccica?
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Durante e dopo la fiera si è alzato un polverone incredibile su vari fronti: autori che si sentivano esclusi dal “giro grosso degli editori” (per chi non lo sapesse, sia Panini che Bonelli questo anno hanno optato per strutture separate che così non hanno permesso ai piccoli editori e ai gruppi di autori indipendenti di convivere nelle stesse strutture quindi di avere un afflusso simile di gente), sicurezza messa sempre a rischio per via di sovraffollamento (sarebbe bastato dare dei sensi di marcia e non si sarebbero creati ingorghi di gente da crisi di panico), ospiti che con il fumetto poco avevano a che fare, cosplayer che si sono visti limitare di molto spazi un tempo completamente loro.
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A complicare tutto si è messo anche lo spiacevole incidente della ragazza caduta dalle mura che ha riportato una gravissima frattura multipla del bacino .
E tutte queste critiche purtroppo nascondono quello che in realtà Lucca Comics & Games 2014 é stata : un successo .
Un successo perché Lucca, per prima, ha capito la lezione del San Diego Comicon e ha reso la fiera un evento mediatico e ha messo sul banco una fiera che potesse accontemtare tutti .
Dalle mostre di Silver, Gabriele dell’Otto e di Walking Dead , passando per i festeggiamenti del trentennale di Naughty Dog, arrivando all’area games dove era possibile provare o vedere titoli che faranno parlare i gamers durante tutta la stagione invernale senza contare le varie anteprime cinematografiche.
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Un numero spropositato di conferenze e di ospiti, spettacoli e tanto altro ancora.
Ma soprattutto Lucca, come negli ultimi anni anche Napoli Comicon, ha il potere di incuriosire e far partecipare anche gente “comune”… ovvero gente non lettrice o videogiocatrice.
E questo è fondamentale infatti diffidate da chi non vede di buon occhio l’utenza “casual” … è gente che amava il fumetto e il gioco ghettizzato .
Si è sudato tanto per uscire dal ghetto, non permettete a gente con la tastiera facile di offuscare qualcosa che sta dando di nuovo luce ad un bel movimento.
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