SUBSONICA: Una nave in una foresta – Recensione
Uscito il 23 settembre 2014, “Una nave in una foresta” è il nuovo album dei Subsonica. Ci sono voluti tre anni, esperienze parallele e voglia di raccontarsi, per mettere in piedi un album capace di smentire e sorprendere le voci di chi inneggiava al declino creativo e artistico della band piemontese che, dopo Eden, album molto pop che ha disincantato anche i fan più accaniti, sembra essere tornata alle sue origini. Risulta difficile riuscire a collocare “Una nave in una foresta” in un solo genere: si passa dall’elettronica alla dub, si salta sulle note rock fino a ballare sull’energia del d&b, il tutto in chiave pop. Tempi dispari, bpm che smuovono i corpi e sonorità fuori da ogni schema, testi profondi ed empatici, legano questo settimo album, estremamente concettuale, allo stile marchiato Subsonica. È un album che parla di tutto e parla di niente, a partire dalle tematiche più rilassate (Ritmo Abarth), agli argomenti di spessore (Specchio, chiaro riferimento all’anoressia); c’è l’incertezza sulle sorti del mondo (Il Terzo Paradiso), calore e trasgressione (Di Domenica), malinconia e disagio (la titletrack). Più che di tematiche, si potrebbe parlare di stati d’animo, stati d’essere molto razionali e poco individualisti. C’è da dire che i Subsonica, sui suoni, non si sono risparmiati affatto: la maggior parte delle tracce, infatti, è colma di eccessivi stimoli sonori che, alla lunga, potrebbero stancare anche l’orecchio più allenato. È forse per questo motivo che l’album ha bisogno di essere ascoltato almeno un paio di volte per essere metabolizzato del tutto; basta ascoltarlo profondamente, per affezionarcisi immediatamente, e per comprendere la rivoluzione artistica che fa da legante alle dieci tracce di un lavoro che, con totale certezza, non ha nulla a che fare con la corrente mainstream italiana. Nonostante le lievi congiunzioni alle sonorità dei Daft Punk nel caso de “Il Terzo Paradiso” (con Michelangelo Pistoletto) , di matrice simile a “Giorgio By Moroder”, l’album può rappresentare tranquillamente la stele di rosetta mediante la quale interpretare i linguaggi, le visioni, la mentalità e gli sperimentalismi sonori dei Subsonica.
“Una nave in una foresta” potrebbe essere la metafora perfetta dell’uomo moderno, un uomo rinchiuso e decontestualizzato nel proprio mondo fatto di dubbi, incertezze, caos e riflessioni.
Un album che vale un’esperienza di vita; promosso a pieni voti.
Questa è la tracklist di “Una nave in una foresta”
- Una nave in una foresta
- Tra le labbra
- Lazzaro
- Attacca il panico
- Di domenica
- I cerchi degli alberi
- Specchio
- Ritmo Abarth
- Licantropia
- Il terzo paradiso
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